Riabilitazione
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La sindrome del tunnel carpale con Winback
La sindrome del tunnel carpale è il risultato della compressione ischemica del nervo mediano che passa sotto il retinacolo dei flessori del polso in un canale osteofibroso. Questa compressione sostenuta o ripetuta modifica il microcircolo nei rivestimenti connettivi nervosi (colonna vertebrale, perinefrina, endonefrina) al punto da provocare stasi venosa o edema intrafascicolare che altera il trasporto assonale del nervo mediano.
Questa neuropatia compressiva è la più comune, colpisce l’8% della popolazione mondiale, con una prevalenza del 5,8% nelle donne.
La diagnosi è essenzialmente clinica; Per prima cosa si interrogherà il paziente, poi si cercheranno alterazioni sensoriali superficiali e positività delle manovre di provocazione.
Questa maggiore pressione nel tunnel carpale può essere spiegata dalla sua stessa anatomia, dall’anomalia dei tessuti sinoviali, dall’uso eccessivo funzionale del polso o dai cambiamenti ormonali (durante la gravidanza, dopo il parto o perimenopausa), da qui la sua prevalenza femminile.
La compressione del nervo che induce la perdita di scivolamento può essere diretta, provocando danni alla copertura mielinica o all’assone, oppure indiretta, con compressione della vascolarizzazione del nervo. I sintomi includono diminuzione della conduzione nervosa, parestesie e dolore nel territorio sensoriale del nervo mediano.
Come si possono alleviare i sintomi, con WINBACK?
Gli obiettivi saranno stabiliti dopo una diagnosi differenziale (lesione della radice C6-C7, sindrome di trasversalità toracobrachiale, mielopatie cervicali, neuropatie periferiche, parestesie funzionali, ecc.). L’energia Winback consente di trattare i sintomi legati alla sindrome del tunnel carpale e quindi di ritardare il trattamento chirurgico il più a lungo possibile.
Gli obiettivi del recupero e il suo trattamento:
Migliora la microcircolazione del rivestimento del nervo mediano: TSC in forte diatermia
Inizia con CET dinamico nella diatermia carpale lieve e aumenta gradualmente l’intensità della diatermia per stabilire la vascolarizzazione.
Migliora la troficità degli elementi che compongono il tunnel osteofibroso ed in particolare il retinacolo: RET in diatermia forte e poi lavoro manuale con bracciali RET.
Ripristina lo scorrimento neurale del nervo mediano: Winback 2.0 con una piastra di ritorno attaccata al braccio davanti al nervo mediano (anteriore) e la cuffia RET attorno ai metacarpi, per ottimizzare i trattamenti neurodinamici.